Protagonisti del carnevale cittadino sono da sempre il Togn e la Cia,
provenienti da due diversi storici rioni di Domodossola
e che convolano a giuste nozze la domenica del Carnevale.
Protagonisti del carnevale cittadino sono da sempre il Togn e la Cia,
provenienti da due diversi storici rioni di Domodossola
e che convolano a giuste nozze la domenica del Carnevale.
Il Togn, compare già nel carnevale del 1870, ma con il nome di Tonino della Motta, giovane, bello e prestante.
Il look del Togn a fine Ottocento risultava essere composto da tuba, cravattone sopra un panciotto di seta biancavorio ricamato a fiorellini di diversi colori, una zimarra di panno nero rasato e scarpe con fibbie d’argento.
Nel 1930 risulta essere abbigliato con calzoni corti e parrucca.
Oggi invece con il rifacimento dell’abito del Togn, lo sposo indossa un’ampia giacca di panno verde con le code appena accennate, un paio di calzoni a mezza gamba di fustagno marrone sopra calze bianche, ed un cappello a larga tesa
Se Togn o Tonio è evidentemente il diminutivo locale ti Antonio, un cenno va fatto per quanto riguarda la Motta: con questo nome i domesi hanno sempre indicato un intero quartiere della città, quello che ha per certo piazza Fontana e che comprende oltre alla via della Motta, tutte le abitazioni comprese fra le via P. Silva, piazza della Chiesa, Via Capis, ia delle Difese e via Monte Grappa
Presente come personaggio almeno dal carnevale del 1870 ch’ebbe luogo con sfarzo specialissimo, quando si celebrarono le nozze di Cia da Briona con il Tonino.
Oggi semplicemente Cia, in passato era detta anche Nonna
Cia o, con un nomignolo, Cietta, comunque tutti diminutivi di Lucia.
La bella Cia di Briona prende anch’essa nome da un vecchio rione domese; la contrada Briona, oggi via Briona, pare fosse la più antica del borgo domese e prendesse nome da un Opizzone da Briona che vediamo tra i firmatari della pace di Costanza a nome dei popoli novaresi i quali presero parte alla lega lombarda.
Già nel medioevo esisteva, all’estremità della contrada, una porta del borgo detta di Briona ed in un atto del 1495 si nomina Luigi Brambilla conestabile della porta di Briona in Domo.
Da “Il libro del carnevale di Domodossola” di Pier Antonio Ragozza
Era Cia una donzella di Briona, ricca e bella che andò sposa un dì bel bello a un aitante giovincello di famiglia poco nota, si chiamava “Togn d’la Mota”
Questo amore medievale si ricorda a Carnevale, come dice la memoria riandando a questa storia.
Sulla piazza del Mercato, con il Sindaco ed il curato, il Notaio e i maggiorenti, celebriam gli avvenimenti, un cilindro ed in masina col Padrino e la Madrina.
Questa usanza è molto amata dalla gente radunata tutta intorno alle carrozze per brindare a queste nozze.
Col vinello e la “pulenta” i sciriuii ed il “prunent” canteremo in allegria “Viva ul Togn viva la Cia“